Halloween
Halloween

HALLOWEEN, la tanto temuta storia del Capodanno Celtico e di Jack.

Halloween la storia del capodanno celtico e la leggenda di Jack O'Lanterna che tanto fa paura forse perche non si conosce la vera storia e di come è stata tramandata la tradizione.

 

"USA LA TESTA E NON LA ZUCCA " questo è uno degli slogan che ricorre frequentemente sui social, scritto e osannato da coloro che si professano cristiani veri e che con poca conoscenza additano portatori del male, tradizioni popolari di cui non conoscono le origini. Sarebbe giusto dire, usa la testa e non fare l'ignorante, Dio ci ha creato capaci di vedere e ancora meglio con un'intelligenza superiore a quella che mostriamo, usiamola. Prima di giudicare e associare credenze popolari di altri paesi sarebbe civile informarsi e cercare le storie e non fermarsi solo da ciò che fu scritto e detto dal Concilio di Nicea perché solo da questo parte la religione Cattolica, purtroppo non esiste solo questa che è altrettanto fatta di tante credenze popolari, vedasi il giorno dei morti, e l'albero di Natale, per non parlare delle date delle ricorrenze che son stata fatte coincidere con altrettanto tradizioni prettamente popolari. E poiché l' uomo che in ogni cosa né dispone come crede in base alla propria educazione e deviazione mentale, satana purtroppo presente anche nel cattolicesimo e sono molto i fatti di cronaca che ultimamente vedono coinvolti uomini di chiesa in affari sporchi e in fatto di bambini per cui prima di giudicare una festa popolare come quella di Halloween, festa tipica di un altro popolo, studiamo leggiamo informiamoci e soprattutto impariamo a viaggiare ed a rispettare.

Ogni essere umano è libero di celebrale le ricorrenze popolari che ritiene opportuna, nel rispetto delle credenze popolari degli altri. Ora vi racconto quanto ho appreso leggendo vari documenti e libri, ma anche visitando direttamente il paese dove nasce la ricorrenza della festa di Halloween. Halloween è una festa celtica legata al Samhain, o capodanno celtico, che fu importata in America dagli immigrati che poi fu diffusa in tutto il resto del mondo e che coincide con Tutti i Santi del cattolicesimo.

Cosa che io non mi aspettavo, e che considerato che a tutto c'è sempre un perché, scopro durante il mio viaggio in Irlanda di qualche anno fa che la festa di Halloween ha le sue origini proprio lì, " Il nome Halloween (in irlandese Hallow E’en), deriva dalla forma contratta di All Hallows’ Eve, dove Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo: la vigilia di tutti i Santi, quindi. Ognissanti, invece, in inglese è All Hallows’ Day. L’importanza che, tuttavia, viene data alla vigilia si deduce dal valore della cosmologia celtica: questa concezione del tempo, seppur soltanto formalmente e linguisticamente parlando, è molto presente nei paesi anglofoni, in cui diverse feste sono accompagnate dalle parole “Eve”, tra cui la stessa notte di Capodanno, “New Year’s Eve”, o la notte di Natale “Christmas Eve”.

Ripercorriamo un poco i passi e il significato del Capodanno Celtico

I Celti erano prevalentemente un popolo di pastori, a differenza di altre culture europee, come quelle del bacino del Mediterraneo. I ritmi della loro vita erano, dunque, scanditi dai tempi che l’allevamento del bestiame imponeva, tempi diversi da quelli dei campi. Alla fine della stagione estiva, i pastori riportavano a valle le loro greggi, per prepararsi all’arrivo dell’inverno e all’inizio del nuovo anno.

Per i Celti, infatti, l’anno nuovo non cominciava il 1° gennaio come per noi oggi, bensì il 1° novembre, quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e del freddo, il tempo in cui ci si chiudeva in casa per molti mesi, riparandosi dal freddo, costruendo utensili e trascorrendo le serate a raccontare storie e leggende.

Il passaggio dall’estate all’inverno e dal vecchio al nuovo anno veniva celebrato con lunghi festeggiamenti, lo Samhain (pronunciato sow-in, dove sow fa rima con cow), che deriverebbe dal gaelico samhuinn e significa “summer’s end”, fine dell’estate. In Irlanda la festa era nota come Samhain, o La Samon, la festa del Sole, ma il concetto è lo stesso.

L’importanza che la popolazione celta attribuiva a Samhain risiede nella loro concezione del tempo, visto come un cerchio suddiviso in cicli: il termine di ogni ciclo era considerato molto importante e carico di magia. Insieme a Samhain (31 ottobre, appunto) si festeggiavano Lughnasadh (1° agosto), Beltane (30 aprile o 1° maggio), Imbolc (1-2 febbraio), Yule (21 dicembre), Ostara (21 marzo), Litha (21 giugno) e Mabon (21 settembre).

L’avvento del Cristianesimo non ha del tutto cancellato queste festività, ma in molti casi si è sovrapposto ad esse conferendo loro contenuti e significati diversi da quelli originari. La morte era il tema principale della festa, in sintonia con ciò che stava avvenendo in natura: durante la stagione invernale la vita sembra tacere, mentre in realtà si rinnova sottoterra, dove tradizionalmente, tra l’altro, riposano i morti. Da qui è comprensibile l’accostamento dello Samhain al culto dei morti. I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31 ottobre, Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti, che vivevano in una landa di eterna giovinezza e felicità chiamata Tir nan Oge e che le forze degli spiriti potessero unirsi al mondo dei viventi, provocando in questo modo il dissolvimento temporaneo delle leggi del tempo e dello spazio e facendo sì che l’aldilà si fondesse con il mondo dei vivi e permettendo agli spiriti erranti di vagare indisturbati sulla Terra.

Samhain era, dunque, una celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Durante la notte del 31 ottobre si tenevano dei raduni nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro e venivano effettuati sacrifici animali. Vestiti con maschere grottesche, i Celti tornavano al villaggio, facendosi luce con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. Dopo questi riti i Celti festeggiavano per 3 giorni, mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per spaventare gli spiriti.

In Irlanda si diffuse l’usanza di accendere torce e fiaccole fuori dagli usci e di lasciare cibo e latte per le anime dei defunti che avrebbero reso visita ai propri familiari, affinché potessero rifocillarsi e decidessero di non fare scherzi ai viventi. Devo essere sincera fino a quando non ho dedicato molto tempo a organizzare il viaggio in Irlanda le mie conoscenze sulla festa di Halloween, per quanto poteva essere una delle mie ricorrenze preferite , era limitata e non mi ero mai addentrata sull'esatta provenienza, mi era sufficiente sapere che derivava dai celti, quindi Britanni, i Galli, i Pannoni, i Celtiberi e i Galati, stanziati rispettivamente nelle Isole Britanniche, nelle Gallie, in Pannonia, in Iberia e in Anatolia, ma non pensavo minimamente che invece derivasse da un preciso punto quindi dai Britanni e nello specifico dall'Irlanda.

La scoperta oltre a sorprendermi mi ha donato anche un senso di leggera felicità e la mia classica esclamazione " e lo sapevo io che c'era un legame ". E si perché da quando mi ricordo ho sempre avuto una particolare predilezione per la civiltà e usanze celtiche, non a caso abbiamo scelto l 'Irlanda come meta del nostro viaggio ed abbiamo intenzione di ritornarci appena possiamo, e non a caso mi trovo particolarmente attratta da questa usanza legata alle stagioni e alla celebrazione delle stesse.

Un'usanza particolare e che piace molto ai bambini, è l'uso di una zucca rossa illuminata da una candela, questa è una leggenda, nata in Irlanda e poi tramandata in America dagli immigranti Irlandesi. La sera del 31 ottobre, in coincidenza con il capodanno Celtico, nei paesi dove ancora si usa questa tradizione si accende una lanterna a forma di zucca, ma non tutti sanno che non si tratta di una zucca, ma originariamente secondo le tradizioni Irlandese era una rapa.

Ecco cosa accadde e come da rapa diventò una zucca.

"Una sera di Halloween, dopo l’ennesima sbronza, a Jack apparve il Demonio intenzionato ad impossessarsi della sua anima da peccatore. Jack chiese al Diavolo che gli venisse concesso di bere un ultimo bicchierino. Ottenuto il permesso, si lamentò del fatto che non aveva nemmeno un soldo per pagare la consumazione, così pregò il Demonio di trasformarsi in una moneta da 6 pence. Avvenuta la mutazione, Jack afferrò la moneta e la mise nel suo portafoglio, avente la caratteristica di una croce ricamata sopra. Imprigionato irrimediabilmente, per riottenere la libertà, il Diavolo accettò il patto proposto da Jack, che consisteva nel posticipare di un anno la sua morte.

La vigilia di Ognissanti seguente, il Diavolo si ripresentò per ottenere l’anima dell’uomo. Questa volta Jack gli propose una scommessa: non sarebbe più riuscito a scendere da un albero. Il Diavolo sorrise ed accettò, salendo su un albero lì vicino. Fu allora che Jack incise sulla corteccia una croce, che impediva al Diavolo di saltare giù. Con la vittoria in pugno, Jack propose al Diavolo un patto: egli avrebbe cancellato la croce, se lui si fosse impegnato a non tentarlo più.

Dopo circa un anno, Jack morì. Al suo bussare alle porte del Paradiso venne risposto che non sarebbe potuto entrare perché aveva condotto una vita dissoluta piena di peccati. Giunto all’Inferno, anche il Diavolo gli negò il permesso di entrare, perché ancora offeso per come era stato raggirato dall’uomo. Tuttavia, il Diavolo donò a Jack un tizzone che gli illuminasse la strada nel limbo oscuro. Jack si ingegnò per far durare più a lungo quella luce e la ripose in una rapa svuotata, ricavandone così una lanterna. Da allora, nelle notti della vigilia di Ognissanti è possibile scorgere la fiammella di Jack, che vaga alla ricerca della sua strada. Da allora Jack fu soprannominato Jack O’Lantern (ma anche Hob O’Lantern, Fox Fire, Corpse Candle, Will O’ The Wisp).

Si sarà notato che nella leggenda si parla di una rapa e non di una zucca. La spiegazione a ciò sta nel fatto che gli irlandesi sbarcati in America non ebbero più a disposizione il loro tubero e ricorsero, quindi, alle grosse zucche gialle, facilmente reperibili nella nuova terra e ben più grandi."

Buon Halloween

Halloween in Irlanda

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